martedì 28 maggio 2013

Taieddhra a modo mio (Taieddhra my way)




Nei miei quasi 25 anni di presenza al mondo ho capito gran poco della vita, anzi a dirla tutta ho parecchi problemi a relazionarmi con la stessa, ma con il tempo ho capito una cosa: ci (mi) facciamo quasi sempre più problemi di quelli che dovremmo.

Sono sempre stata una vera e propria fabbrica di seghe mentali, attiva 24 ore su 24, aperta 365 giorni l'anno. Per lungo tempo ho portato avanti ogni sorta di guerra di principio, col risultato che non ottenevo nulla e in più ero piuttosto incazzata/demoralizzata. Poi ho capito il vero segreto: bisogna saper selezionare! Sprecare energie a preoccuparsi per ogni cosa non ha senso e non porterà mai a dei buoni risultati, bisogna imprare a scegliere le battaglie che sono davvero importanti e metterci tutte le proprie energie.

Non è stato facile per me, sapete? Tuttora, a volte, mi ritrovo a rodermi il fegato prima di addormentarmi per delle vere e proprie cazzate, ma in generale vivo decisamente meglio. Pensare meno a cosa dice/ritiene la gente, accettare semplicemente il fatto che gli altri sbaglino e che la pensino diversamente, rendersi conto che al mondo non tutti diamo la stessa importanza alle stesse cose: tutto ciò mi fa sentire decisamente più tranquilla, sicura di me e serena!

Nella speranza che anche voi siate sereni e felici, seppur mezzi congelati per l'inverno imminente, vi lascio questa fantastica ricetta che mi ha davvero conquistata. Si tratta di una rivistazione della ricetta di Cristian, la taieddhra pugliese, anche se questa volta le mie modifiche sono state davvero poche. Il risultato è andato ben al di là delle aspettative: il riso con questa cottura raggiunge una consistenza fantastica, che mi ricorda vagamente quella del riso per sushi (non è un caso se ho sentito spesso dire di sostituire il riso per sushi con il riso Roma, anche se non è la stessa cosa).
Se volete un consiglio, non fatevi spaventare dal lavoraccio delle cozze e provate questo fantastico piatto, non ve ne pentirete! :)


Ingredienti (per 3 persone):

200 gr di riso Roma
1 kg di cozze
175 gr di patate
270 gr di pomodorini
mezza cipolla dorata
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio e mezzo di parmigiano
1 cucchiaio d'olio extra vergine d'oliva

Ho pulito le cozze dalle "incrostazioni", quindi le ho aperte aiutandomi con un coltello e ho messo i molluschi in una ciotola insieme alla loro acqua. Vi consiglio di usare i guanti per quest'operazione se non volete puzzare di cozze per ore.

Ho pelato le patate e le ho tagliate a fettine sottili, ho fatto lo stesso con i pomodorini e la cipolla sbucciata. Ho sbucciato e tritato l'aglio.

Ho preso una teglia di pirex (meglio se di coccio) e vi ho versato un cucchiaio d'olio, quindi vi ho distribuito sopra metà dei pomodorini e l'aglio tritato. Ho sciacquato il riso sotto l'acqua, quindi l'ho distribuito sui pomodorini. Ho aggiunto la seconda parte dei pomodorini e vi ho messo sopra le cozze. Ho versato l'acqua delle cozze nella teglia fino a raggiungere il livello del riso. Ho coperto con le patate e le cipolle, quindi ho distribuito uniformemente il parmigiano.

Ho infornato per un'ora a 170-180° e ho servito.


In the 25 years I've been on this earth I didn't understand very much about life, on the opposite I've many problems to relate to it, but with time I understood something: we make us much more worries than we should do.

I've always thought to much! For a long time, I conducted a sort of war of principle, obtaining no results, but rage and discouragement. Then I understood the true secret: it's necessary to learn to select! To waste energies to worry about everything has no sense and never bring to good results, it's important to learn to choose really important battles and to put all energy in them.

It wasn't easy for me, you know? Sometimes, even now, I make myslef ill, before sleeping, for out-and-out chinc, but in general I live much better. Thinking less to what people think/believe, simply accepting that other people can do mistakes and can think differently from me, realising that not all persons make much things the same way: all this things, make me feel much more relaxed, self-confident and calm!

Hoping you're feeling calm and happy too, even if frozen cause of the coming winter, I let you to this wonderful recipe, which won over me. It's an alternative version of the recipe of Cristian, the taieddhra of Puglia (typical dish of a region of South Italy), but this time the changes were few. The result was beyond the expectations: with this type of cooking, the rice reaches a fantastic consistency, which reminds me about the consistency of sushi rice (it's not a coincidence, that I heard many times, that you could sobstitute sushi rice with Roma rice, even if it's not the same thing).
If I can give you a suggestion, don't let you scare by the big work with the mussels and try this wonderful dish: you'll not regret it! :)


Ingredients (serves 3):

200g of Roma rice
1kg of mussels
175g of potatos
270g of cherry tomatos
half golden onion
1 clove of garlic
1 tablespoon and a half of grated parmesan
1 tablespoon of extra virgin olive oil

I cleaned the mussels from the incrustations, then I opened them with a knife and put them in a bowl together with their water. I suggest you to use gloves for this operation, if you prefer not to smell of mussels for hours.

I pealed the potatos and cut them in thin slices. I did the same thing with the cherry tomatos and the peeled onion. I peeled the garlic and chopped it.

I took a pirex pan (a crock pan would be better) and put a spoon of oil in it, then I spread the half of the cherry tomatos and the garlic in it. I rinsed the rice under fresh water, then I placed it on the tomato. I added the second half of the tomatos on it, then I added the mussels. I pourred the mussels' waterin the pan, until it reached the level of the rice. I covered with the potatos and the onion and sprinkled with the parmesan.

I cooked it in the oven at 170-180° for an hour and served.


Con questa ricetta partecipo all'Mtc di maggio:



9 commenti:

  1. Vero, l'importante è selezionare e non farsi troppo condizionare dagli altri. Ciò ci aiuta a vivere tutto più serenamente. Anche cucinare aiuta, ovviamente.
    E' davvero un piatto molto interessante.

    Fabio

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  2. Bellissima rivisitazione e..... chi si fa i fatti suoi campa cent'anni, dice van la nostri vecchi.... a modo loro neh!!
    Brava la nostra ragazza!,
    Nora

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  3. Uhhhhhhh!!!
    I tuoi quasi 25 ti hanno consentito più di quanto i mie(certi) 46 mi abbiano regalato!!!!
    Ottima filosofia, la condivido al 2000%!!!!
    Però sia chiaro, intendo "regredire", nel 2014 ne compirò 45 nel 2024 aspetto i 35, di testa già ci sono e comunque scelgo di alzarmi con il sorriso, confermo...aiuta!!!!

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  4. Pensa che a me ancora non sono bastati i miei 45... anche se ultimamente ho deciso di farmi scivolare sopra un bel po' di cose e va sicuramente meglio!

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  5. Sei veramente saggia per essere così giovane!! La tua versione è classica e corretta. Grazie per aver partecipato e di averci augurato serenità e felicità: anche siamo un po' infreddoliti ci fanno proprio piacere! :-)
    Buona serata
    Dani

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  6. veramente elegante e stupenda la tua verione¨!! Bello il post..che dire...mitica

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  7. bella la taieddhra, perfetta e classica.. ma molto di più lo sono le considerazioni dei tuoi (quasi) 25 anni: BRAVISSIMA ad esserci arrivata così presto :)

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  8. Ciao Gaia!
    Condivido in tutto e per tutto la tua filosofia :-)
    Per quanto riguarda la ricetta, sono proprio contento che ti sia piaciuta. Hai ragione, è un lavoraccio pulire le cozze, ma il risultato finale merita tutta la fatica fatta. A giudicare dalla foto, la tua taieddhra mi sembra venuta molto bene, con i chicchi di riso compatti ma allo stesso tempo sgranati.
    Grazie mille!
    Cristian

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  9. Le mie stesse considerazioni si riflettono pienamente nelle tue.
    E la tua taieddhra è speciale! ^_^

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