venerdì 31 agosto 2012

Insalata di polpo (Octopus salad)




Acqua, tanta acqua: ecco cosa viene giù dal cielo da ieri sera e io non me ne lamento, anzi! Le temperature si sono finalmente abbassate, stamattina alle 11 c'erano 15° e si respira di nuovo. Io non vedevo l'ora, amo il freddo e con 40° non riuscivo proprio a studiare.
Certo, diciamo che il caldo aiutava a mangiare meno, infatti è da metà agosto che sono a dieta e ammetto che il freschetto fa venire voglia di accendere il forno e cucinare tante cose buone, anche se caloriche. Ma sicuramente troverò il modo per fare delle versioni light dei miei piatti preferiti, senza contare che un giorno a settimana mangio quel che voglio e mi concedo sempre un dolcetto!

Se da voi fa ancora caldo, sarete felici di provare la ricetta di oggi. Si tratta di un insalata di polpo molto fresca e gustosa, seppur con poche calorie. Può essere una buona alternativa alla classica insalata di polpo e patate: è colorata e la croccantezza del sedano secondo me è perfetta. Potete servirla come antipasto, secondo o piatto unico a seconda delle dosi.


Buon weekend! :)


Ingredienti (per 3 persone):


1 kg di polpo (io ho usato quello surgelato)
mezzo bicchiere di vino bianco
pepe rosa in grani
3 patate piccole
frutti di cappero qb
peperoni in agrodolce qb
2 coste di sedano verde
cipolla rossa qb
succo di limone
2 cucchiai di limone
sale, pepe


Ho fatto bollire dell'acqua con il vino bianco e il pepe rosa, quindi ho aggiunto il polpo. Ho cotto per circa 30-40 minuti, finché il polpo non è diventato morbido. Per capire se il polpo è pronto, infilzatelo con la forchetta sul corpo (che è la parte più spessa), se lo fate senza problemi allora è cotto. Il tempo di cottura varia a seconda del peso del polpo, io avevo tanti polpi piccoli. Ho fatto raffreddare nell'acqua di cottura.
Ho tagliato il polpo a pezzi e li ho messi in una ciotola. Ho bollito le patate, le ho sbucciate, le ho tagliate a fette e le ho aggiunte al polpo. Ho lavato, mondato e tagliato a pezzetti il sedano. Ho scolato e tagliato a pezzetti un po' di peperoni. Ho sbucciato e tagliato finemente la cipolla rossa e ho staccato i frutti di cappero dai gambi.
Ho unito tutti gli ingredienti e ho condito con succo di limone, olio, sale e pepe. Ho lasciato ad insaporire per un'oretta e ho servito a temperatura ambiente.



Water, a lot of water: this is what comes down from the sky from yesterday evening and I don't complain about it, not at all! Temperatures finally falled down, this morning at 11 am it was 15 degrees and we could breath again. I looked forward to it, I love cold and with 40 degrees I was not able to study.
Surely, hot weather helped to eat less, infact I'm on diet from the midlle of august and I admit that the fresh air makes me want to turn on the oven and to cookmany delicious things, although they are calorie. But I will surely find the way to cook light versions of my favourite foods, notto mention the fact that once a week I eat what I want and I allow myself a sweetness!

If in your country it's still hot, you will be glad to taste the recipe of today. It's a fresh and tasty octopus salad and it's light. It can be a good alternative to the classic salad with octopus and potatos: it's colorful and the crunchiness of the celery is perfect! You can serve it as an appetizer, a second course or a single course.


Ingredients (serves 3):

1kg of octopus (I used frozen octopus)
half glass of white wine
whole pink peppercorns
3 small potatos
caper fruits to taste
sweet-and-sour pepper to taste
2 sticks of green celery
red onion to taste
lemon juice
2 tablespoons of olive oil
salt, pepper to taste


I boiled the water with the wine and the pink pepper, then I added the octopus. I cooked it for 30-40 minutes, until the octopus was soft. To understand if the octopus is ready, stab the body (which is the thickenest part) with a fork, if you manage to do it without problems the octopus is ready! The cooking time changes depending on the weight of the octopus, I had many small octopuses. I left them to cool in the cookin water.

I chopped the octopus and put it in a bowl. I bolied the potatos, peeled them, cut them in slices and added them to the octopus. I washed, peeled and chopped the celery. I drained the peppers and chopped them. I peeled and cut in fine slices the onion. I turned the stalk of the capers away.

I put all the ingredients together and dressed with lemon juice, oil, salt and pepper. I left it to become tasty for an hour and served it at room temperature.

mercoledì 29 agosto 2012

Torta dolce di zucchine (Sweet courgettes cake)



"E' tardi, è tardi" dice il coniglio bianco lanciando una veloce occhiata all'orologio e continuando a correre. Deve ancora passare dalla Signora Talpini a prendere le bustine di tè, senza dimenticare quello al biancospino, il preferito di Martino il leprotto.








Nel frattempo sotto il grande albero è tutto in fermento: tanti topini che corrono di qua e di là, facendo roteare vassoi intarsiati. I castori operosi finiscono di posizionare le sedie, i tavoli e le lanterne, che serviranno durante la serata, visto che gli abitanti del bosco non se ne vanno certo a casa dopo il tè delle cinque.



Volpina pasticcera aggiunge gli ultimi mignon sull'alzatina e si lecca le dita: quanto è buona la sua crema!



I primi invitati iniziano ad arrivare, la tavola è pronta, il tè fumante è nella teiera e tutti gli animali si siedono a tavola, aspettando che la loro tazza sia riempita.



Ma che c'è da mangiare insieme al tè? Ma è lei naturalmente: la torta verde degli elfi! Si dice che chi la mangia, poi diventi velocissimo, tanto da scomparire alla vista degli altri. Immaginatevi che divertimento giocare a rincorrersi dopo averla mangiata!
Ehi ma...sono le cinque! Devo andare anch'io scusate, sotto la grande quercia mi aspettano! Se volete preparare anche voi un tè delle 5 fatato qua sotto potete trovare la ricetta della torta e per allestire la vostra tavola passate da Maisons du Monde. ;)

PS: fra gli elfi c'è anche la mamma di un'amico, che mi ha passato la ricetta e che ringrazio!



Ingredienti:

3 uova grandi
350 gr di zucchero
250 ml di olio d'oliva fruttato
1 bustina di lievito per dolci
400 gr di zucchine
400 gr di farina 00
un pizzico di sale
100 gr di mandorle pelate (io non le ho messe perché uno dei commensali è allergico alla frutta secca)
cioccolato fondente per la copertura


Ho sbattuto le uova con lo zucchero, quindi ho aggiunto l'olio e ho mescolato bene. Ho aggiunto il sale, la farina e il lievito. Ho lavato, mondato e tritato le zucchine nel mixer. Ho aggiunto le zucchine al composto e ho mescolato bene.
Ho imburrato una teglia e vi ho versato il composto. Ho cotto a 170°, forno statico, per circa 30 minuti.
Ho sciolto il cioccolato in microonde e l'ho spalmato sulla torta. Ho lasciato raffreddare e ho servito.




Ingredients:

3 big eggs
350g of white sugar
250ml of fruity olive oil
1 sachet of baking powder
400g of courgettes
400g of plain flour
1 pinch of salt
100g of peeled almonds (I didn't add them because one of the commensals is allergic to dried fruits)
bitter chocolate for the glaze


I stirred the sugar with the eggs, then I added oil and mixed well. I added salt, flour and baking powder. I washed, peeled and chopped the courgettes in the mixer. I added the courgettes to the mixture and mixed well.
I buttered a pan and pourred the mixture in it. I cooked in teh static oven at 170° for more or less 30 minutes.
I melted the chocolate in the microwave oven and spread it on the cake. I left it to cool and served.

lunedì 27 agosto 2012

Cheesecake alla ricotta e frutti di bosco (Cheesecake with ricotta cheese and soft fruits)




Da piccola odiavo la montagna e avrei tanto desiderato vivere al mare, vicino alla spiaggia. Montagna significava lunghe e noiose passeggiate, tranne rare eccezioni. Non amando sciare, non ero neanche particolarmente attratta dai monti innevati.
Col passare del tempo però, ho inziato ad apprezzare la mia terria natia e le sue caratteristiche. Ho iniziato ad apprezzare la fuga dal traffico e l'immersione nel verde, il paesaggio naturale e l'aria fresca. Forse complice l'amore per la fotografia, vedo i paesaggi qua intorno con occhi diversi.
Ora amo, quando riesco, andare a passeggiare anche solo a 20 minuti da casa, fra i boschi o in riva a qualche laghetto.
Questo mio crescente amore, si è sviluppato parallelamente al mio interesse per la cucina locale. Sono sempre più attenta ad acquistare da produttori locali, a provare ricette tipiche e perché no, a rinnovarle.
Oggi ho voluto unire alcuni ingredienti tipici della pasticceria altoatesina: il grano saraceno, la ricotta e i frutti di bosco. Ho creato un dolce moderno ma che richiama i sapori tipici della mia terra e secondo me è davvero buono. Le diverse consistenze creano un dolce pieno di contrasti ma anche perfettamente equilibrato.

Vi lascio alla ricetta e vi auguro un buon inizio settimana!




Ingredienti (per una tortiera da 13 cm):

per la pasta frolla al grano saraceno:

50 gr di farina 00
50 gr di farina di grano saraceno
60 gr di burro
35 gr di zucchero
1 tuorlo ( se raddoppiate le dosi, usate comunque 1 tuorlo)
1 pizzico di sale

per la crema di ricotta:

250 gr di ricotta
75 gr di zucchero
3 fogli di gelatina (6 gr)
190 gr di yogurt greco (io ho usato lo 0,1%)
1,5 cucchiai di vino bianco
la scorza di un limone

per la gelatina di frutti di bosco:

200 gr di frutti di bosco (io ho usato fragole, mirtilli e lamponi)
70 gr di acqua
4 fogli di gelatina (8 gr)
30 gr di zucchero

per la decorazione:

zucchero a velo
frutti di bosco


Ho unito i due tipi di farina, il burro ammorbidito, lo zucchero, il tuorlo e il sale e ho impastato bene. Ho messo a riposare in frigo per un'oretta.
Ho creato due dischi di pasta frolla da 13 cm di diametro e li ho cotti a 180° per 10 minuti circa. Ho sfornato e ho messo a raffreddare.

Ho mischiato la ricotta con lo zucchero, quindi ho aggiunto lo yogurt e la scorza di limone. Ho ammollato la gelatina in acqua fredda. Ho fatto scaldare il vino bianco, quindi vi ho sciolto la gelatina e l'ho versato nella crema di ricotta.

Ho messo un disco di pasta frolla sul fondo di una teglia apribile. Vi ho versato sopra metà della crema di ricotta e ho messo in frigo a rassodare.

Ho lavato i frutti di bosco e li ho frullati. Ho aggiunto l'acqua e lo zucchero e ho messo a bollire. Vi ho aggiunto la gelatina, ammollata nell'acqua fredda. Ho mescolato bene e ho messo a raffreddare. Quando ha iniziato a diventare più consistente, ho versato la gelatina sulla torta. Ho messo a raffreddare in frigorifero.

Ho aggiunto l'altra metà della crema di ricotta e ho ricoperto con il secondo disco di pasta frolla.
Ho lasciato a raffreddare la torta in frigorifero per circa 3 ore.

Ho rimosso la teglia. Ho spolverizzato la torta con lo zucchero a velo e ho decorato con i frutti di bosco.



When I was a child I hated mountains and I would have liked to live by the sea, near to the beach. Mountains meant long and boring walks, apart from rare exceptions. I didn't love to ski, so I wasn't even attracted from snowy mountains.
With the passing of the time, I began to appreciate my country and its characteristics. I began to appreciate the escape from the traffic and going in the wildness, the natural landscape and the fresh air. Favoured by the love of photography, I look differently to the landscapes around here.
Now I love, when it's possible, to go to walk in the woods or on the shore of a lake.
This growing love, has developed contemporaneously to my interest for the local cooking. I pay more and more attention to buy from local producers, to try typical recipes and why not, to refresh them.

Today I wanted to put together some typical ingredients of South Tyrol's confectionery: buckwheat, ricotta cheese and soft fruits. I created a modern dessert that reminds typical flavours of my country and in my opinion it's really good. The different consistencies create a dessert full of contrasts but it's also perfectly balanced.

I let you to the recipe and I wish you a good begin of week!


Ingredients (for a 13cm pan):

for the buckwheat short pastry:

50g of plain flour
50g of buckwheat flour
60g of unsalted butter
35g of white sugar
1 yalk (if you double the amounts use 1 yalk anyway)
1 pinch of salt

for the ricotta cheese cream:

250g of ricotta cheese
75g of white sugar
3 gelatine leaves (6g)
190g of greek yogurt (I used 0,01% yogurt)
1,5 spoons of white wine
peel of 1 lemon

for the soft fruits jelly:

200g of soft fruits (I used strawberries, raspberries and blueberries)
70g of water
4 gelatine leaves (8g)
30g of white sugar


for the decoration:

icing sugar
soft fruits


I put together the two types of flour, melted butter, sugar, yalk and salt and kneaded well. I left it to stand in the fridge for one hour.
I formed two discs of pastry of 13cm in diameter and cooked them in the oven at 180° for 10 minutes. I took them out of the oven and left them to cool.

I mixed the ricotta cheese with the sugar, then I added yogurt and lemon peel. I soaked the gelatine leaves in cold water and. I heated the wine and melted the gelatine in it, then I pourred it in the cheese cream.

I put one disc of pastry on the bottom of a cake ring. I pourred half of the ricotta cream on it and put in the fridge to set.

I washed the soft fruits and blended them. I added water and sugar and put it to boil. I added the softened gelatine leaves and mixed well. I left to cool. When it began to be a bit more thickened, i pourred the jelly on the cake. I left the cake in the fridge to cool.

I added the other half of the cheese cream on the cake and covered with the other pastry disc. I left it to cool for 3 hours.

I removed the cake ring. I sprinkled with icing sugar and decorated with soft fruits.

lunedì 20 agosto 2012

Budino alla fragola light (Light strawberry pudding)




A nessuno piace stare a dieta e su questo penso che sarete tutti d'accordo, d'altronde a volte si rende davvero necessario, quindi perché non cogliera come occasione per rivisitare alcune ricette in chiave light?
E' proprio quello che ho fatto oggi, visto che dopo una settimana di dieta sono un po' in astinenza da dolci! Complici le favolose fragole della Val Martello che i miei mi hanno portato ieri, di ritorno da una passeggiata fatta da quelle parti, ho deciso di preparare un budino.
In generale il budino non è un dolce fra i più calorici ma non è comunque consigliabile quando si è a dieta, se non come sgarro. Ho deciso quindi di realizzarne una versione ultra light: una porzione infatti, contiene 43 kcal!!
Subito vi chiederete che caspita posso averci messo dentro e soprattutto penserete che abbia un gusto orrendo e invece non è così: provate e vedrete! Certo, non è veluttato come un budino normale ma è molto buono e può aiutarvi a superare alla grande i momenti di crisi! Inoltre è sano e fresco: cosa volete di più? Potete prepararlo con la frutta che preferite, adattandolo così ai vostri giusti.

Due sono gli ingredienti che rendono questo budino così speciale: l'agar agar e la stevia.

L'agar agar ormai è abbastanza conosciuto: si tratta di un addensante naturale che svolge la stessa funzione della colla di pesce, che al contrario di quanto si possa pensare non è fatta con i pesci, pur avendo origini animali, e viene comunemente venduta in fogli trasparenti.
L'agar agar è completamente vegetale, infatti viene ricavato da alcune alghe, ma non temete: i vostri dolci non puzzerano né di alga né di mare! L'agar agar è infati insapore e viene comunemente venduto sottoforma di polvere.
Va fatto sciogliere in un composto bollente e si solidifica quando raggiunge la temperatura ambiente, inoltre ha il vantaggio, al contrario della colla di pesce, di poter essere sciolto e risolidificato più volte senza problemi. Un altro punto a favore di questa polverina è che consente di realizzare dolci ideali anche per i vegetariani.
Potete acquistare l'agar agar nei negozi orientali o nei negozi che vendono prodotti biologici.

La stevia sta iniziando solo recentemente a diffondersi sui nostri mercati ma sono convinta che diventerà la nuova moda di questi anni. Si tratta di un dolcificante naturale che contiene 2, 84 kcal per 100 grammi e se tenete conto che 1,5 gr corrispondono a 5 gr di zucchero capite ben che l'apporto calorico è del tutto trascurabile.
Si può affermare che la stevia sia il nuovo aspartame, senza però tutte le controindicazioni legate a quest'ultimo. La stevia viene prodotta infatti tramite un processo di infusione delle foglie della stevia ( una pianta che proviene dal Sud America) cui segue un processo di disidratazione per poter rendere il prodotto simile allo zucchero in termini di consistenza e aspetto. So tuttavia che la stevia viene venduta anche in forma di sciroppo denso, che però non saprei dirvi come usare.
Potete trovare la stevia nei supermercati, vicino a zucchero e altri dolcificanti.


Dopo avervi annoiati con tutte queste informazioni, vi lascio alla ricetta. Prima però vi ricordo che il blog ha una paginetta su facebook e un profilo su twitter e che da alcuni giorni a questa parte ho iniziato a postare ricette che qui non vedrete a causa del poco tempo o dell'impossibilità di preparare delle foto di qualità. Potete accedere a questi spazi cliccando sui relativi banner che trovate nella colonna destra del blog!



Ingredienti (per 3 budini):

300 gr di fragole
200 gr di latte scremato
3 gr di agar agar
7,5 gr di stevia


Ho lavato le fragole e ho tolto loro il picciolo. Ho frullate le fragole con il minipimer, quindi ho aggiunto il latte e la stevia. Se volete un consistenza meno rustica, filtrate le fragole frullate. In questo caso però, dovrete aumentare le dosi.
Ho versato il composto in una pentolino e ho fatto bollire. Quando ha iniziato a bollire, ho aggiunto l'agar agar e ho lasciato cuocere per circa 1 minuto, mescolando.
Ho versato il budino in 3 contenitori e ho messo in frigo per un paio d'ore.


Nobody likes to diet and I think that you'll all agree on this point, but sometimes it's really necessary, so why not seize the opportunity to revisit some recipes in a light version?
That's exactly what I did today, considering that after one week of idet I was having withdrawal pains from sweets!  So I decided to prepare a pudding with the strawberry of Val Martello (a place here in Alto Adige), that my parents brought me yesterday on the return from a walk.
In general, pudding is not one of the most fatty desserts but it's always best not to it eat when we are on a diet, except for a slip up. So I decided to prepare an ultra light version: one portion has only 43 kcal!!
You will immediately ask yourselves what did i put in that pudding and you will think that it has a horrible taste but it's not true: the proof is in the pudding! Obviously it isn't creamy like a normal pudding but it tastes very good and it's very good to ride over the moments of crisis! Moreover it is healthy and fresh: what more could you ask?  You can prepare it with the fruits you prefer, so you can adapt the recipe to your taste.

There are two ingredients that make this pudding so special: the agar agar and the stevia.

Now the agar agar is quite well known: it's a natural thickening agent, which serves the same function of the fish-glue. The fish glue, is not made of fish, although it's of animal origin, and it's usually sold in gelatine leaves.
The agar agar is complitely vegetable, infact it's obtained from an alga, but don't worry: your desserts will not smell of alga or sea! Agar agar is flavourless and is usually sold inthe shape of powder.
Agar agar must be dissolved in a boiling mixture and it thickens when it reaches room temperature. Moreover it can be dissolved and thickened again and again without problems and it's optimal to prepare desserts for vegetarians.
You can buy agar agar in oriental shops or in shops where they sell organic food.

It's not a long time that we can find stevia in our markets but I'm shure that it will be the new trend of the next years. It is a natural sweetener which has 2,84 kcal for 100g and if you consider 1,5g correspond to 5g of sugar, you can well understand that the calorie intake is unimportant.
We can say that the stevia is the new aspartame, without all the contraindications. Stevia is obtained through an infusion process of the leaves of the stevia ( a plant of Sud America) and a following process of dehytration, that makes the stevia similar to sugar in consistency and aspect. I know that stevia is sold in the shape of syrup but I don't know how to use it.
You can find stevia in supermarkets, near to sugar and sweetener.

After having bored you with all these informations, I let you to the recipe. But before I want you to remember that the blog is on facebook and twitter and there are few days that I post recipes that you will not see here, because of the little time thtat I have or of the law quality of the photos. You can acces to these pages clicking on the respective banners that you find in the pillar on the right side.


Ingredients (makes 3):

300g of fresh strawberries
200g of skimmed milk
3g of agar agar
7,5g of stevia

I washed the strawberries and removed the stalks. I blended the strawberries with a minipimer, then I added milk and stevia. If you prefer a less rustic consistency, filter the blended strawberries. In this case however, you have to increase the amount.
I pourred the mixture in a saucepan and boiled it. When it began to boil, I added the agar agar and cooked for 1 minute, mixing.
I pourred the pudding in 3 pots and put them in the fridge for 2 hours.

giovedì 16 agosto 2012

Sono a Bolzano: dove mangio? Magdalenerhof



Dura la vita della foodblogger, specie quando deve bloggare in compagnia! Sì perché, nonostante ormai parenti e amici si siano abituati al fatto che a casa fotografo tutto prima di servire, non hanno proprio fatto l'abitudine al fatto che ho il vizietto di fare foto anche al ristorante.

Fortuna che ora sono un po' più discreta perché ho comprato un telefono con una fotocamera decente, ma nonostante ciò quando estraggo "lo strumento" partono ridolini (degli amici) e sguardi agghiacciati misti a vergogna (dei miei).

Io nonostante tutto continuo a fotografare e solo le minacce di mia madre mi hanno impedito di chiedere ai vicini di tavolo se per caso potevo fotografare la loro guduriosissima grigliata di pesce. D'altronde dovrò pur recensire i ristoranti per i miei amici sul blog?

Oggi infatti vi voglio parlare del Magdalenerhof, dove ho cenato con famiglia e fidanzato in occasione del mio compleanno.
Il Magdalenerhof è un hotel e ristorante e si trova vicino al centro di Bolzano, sebbene serva la macchina per raggiungerlo. Il ristorante ha una bella struttura in legno e una bellissima terrazza che offre un meraviglioso panorama. Di fianco alla terrazza c'è anche un giardino (piccolo) con gazebo.



Qui a Bolzano è noto per essere location di cene di maturità e matrimoni, proprio per l'ambiente romantico ed elegante.
Il menu è veramente ricco, potete gustare sia piatti di pesce che di carne: impossibile rimanere a bocca asciutta. Buona anche la lista dei vini, di cui potrete chiedere anche solo un calice.
Noi abbiamo assaggiato un po' di tutto:



Tartare di salmone con burro e pane tostato: davvero saporita e fresca



Tagliatelle ai finferli: buona la pasta fatta in casa, forse è stato il piatto meno particolare



Tagliolini al nero di seppia con gamberi e verdura



Filetto di branzino ai frutti di mare con patate lesse



Filetto di manzo al barolo: davvero buonissimo! Carne cotta al punto giusto e salsa al barolo perfetta!



Crème Brulée: decisamente la migliore assaggiata al ristorante!


I tavoli sono ben apparecchiati (peccato per una macchia sulla tovaglia bianca) e il personale davvero cortese. Se ci passate in alta stagione vi consiglio di prenotare.

Trovate il Magdalenerhof qui:

Via Rencio 48/A a Bolzano
tel: 0471/ 978267
sito: http://www.magdalenerhof.it/

lunedì 13 agosto 2012

Fingerfood di pasta integrale al profumo di mare (Wheatmeal spaghetti sea-scented fingerfood )



Buongiorno! C'è qualcuno o siete tutti in vacanza in questa settimana di ferragosto?
Io ho già ripreso a studiare per settembre ma in realtà esco quasi tutte le sere, in fondo me lo merito no? A breve vi posterò la ricensione di un nuovo ristorante dove ho cenato in occasione del mio compleanno: è davvero da consigliare quindi stay tuned! ;)

Oggi invece vi propongo un ottimo fingerfood, fresco e originale per l'estate. E' davvero semplicissimo ma di grande gusto e per questo devo ringraziare la mia esperienza a Paestum: è lì che ho assaggiato qualcosa di molto simile e che ho voluto replicare, adattandolo al mio gusto.

Si tratta di una pasta fredda integrale dal profumo di mare, so che l'abbinamento è particolare ma è davvero ben riuscito. Mentre l'altro fingerfood proposto per il contest di Atmosfera Italiana puntava tutto sulla rusticità di pasta e condimento, con questa proposta ho puntato sul contrasto: la delicatezza del pesce si abbina perfettamente alla pasta integrale, incredibile! Proprio per la particolarità dei sapori, questa pasta è l'ideale per un fingerfood che deve appagare il palato in un solo boccone!

Vi lascio alla ricetta e vi auguro un bel ferragosto!



Ingredienti (per 2 fingerfood):

2 gamberi
8 spaghetti integrali Benedetto Cavalieri
burro q.b.
2 cucchiaini di yogurt bianco
2-3 gocce di succo di limone
sale
uova di lompo nere
scorza di limone
olio

Ho cotto gli spaghetti in acqua salata bollente, li ho scolati e messi da parte, dopo averli unti con un po' d'olio.
Ho sgusciato i gamberi e li ho tritati grossolanamente, quindi li ho passati in padella con un po' di burro e sale.
Ho mischiato lo yogurt con il succo di limone e un pizzico di sale.
Ho messo 4 spaghetti in ogni coppeta mini bowl (Atmosfera Italiana), lasciando un spazio centrale. Ho riempito questa conchetta con metà della salsa allo yogurt. Ho aggiunto metà dei gamberi e ho decorato con le uova di lompo e alcune scorzette di limone.


Ingredients (for 2 fingerfoods):

2 prawns
8 wheatmeal spaghetti Benedetto Cavalieri
butter to taste
2 teaspoons of white yogurth
2-3 drops of lemon juice
salt
black lumpfish eggs
lemon peel
oil

I cooked the spaghetti in salted boiling water, I drained them and put them aside, after having oiled them.
I shelled the prawns and chopped them, then I cooked them shortly in a frying pan with a bit of butter.
I mixed the yogurth with the lemon juice and a pinch of salt.
I put 4 spaghetti in every small cup mini bowl (Atmosfera italiana), letting a central space. I filled this hole with half of the yogurt sauce. I added half of the prawns and decorated with the lumpfish eggs and some lemon peel.


sabato 11 agosto 2012

Sono a Bolzano: cosa faccio? Calici di stelle 2012



Avete visto qualche stella cadente ieri sera? Se non è così non disperate, in realtà la maggiore caduta è prevista per la notte fra domenica e lunedì, quindi avete ancora qualche possibilità di esprimere un desiderio, ma mi raccomando: non dite a nessuno cosa avete desiderato!
Io San Lorenzo l'ho passato nel centro della mia città a una manifestazione che si svolge tutti gli anni proprio la sera delle stelle cadenti: calici di stelle.



La manifestazione inizia verso le 18.30 e si conclude verso le 23.30. Nel tardo pomeriggio però, il tempo non prometteva nulla di buono, anzi. Dopo aver piovuto una ventina di minuti però, il sole è rispuntato e noi ci siamo potuti godere anche un doppio arcobaleno!





Il tempo ha retto tutta la sera e difatti il centro era pieno di gente. Ritirato il bicchiere e pagati i buoni, ci siamo avviati per fare le nostre degustazioni. C'era davvero l'imbarazzo della scelta: 19 cantine, ognuna delle quali metteva a disposizione 4 o 5 varietà di vino.



Noi abbiamo scelto di assaggiare:

- un Moscato Giallo DOC 2011 della cantina Thurnhof di Andreas Berger

- un Gewuerztraminer DOC "Cancenai" 2011 della cantina Weingut Kellerei Rottensteiner Hans

- un Lagrein Rosé  DOC 2011 della cantina Weingut Kellerei Rottensteiner Hans

- tre diverse varietà di Santa Maddalena  del Consorzio di tutela S. Maddalena



Inutile dirvi che la qualità era eccellente e ci è dispiaciuto non poter assaggiare tutto, ma il fegato ci avrebbe decisamente maledetto!



Se avete bisogno di alternare il vino con qualcosa di solido, lungo i portici potete trovare panini con lo speck e bretzel.



E' bello vedere che ci sono queste occasioni per valorizzare i nostri prodotti tipici con tanta allegria! Queste feste non solo permettono di conoscere meglio i prodotti locali ma danno anche un po' di brio alla nostra città, facendo uscire anche chi di solito non è solito passeggiare per le vie del centro il venerdì sera.
Che dirvi ancora? Ricordatevi che Calici di stelle si svolge tutti gli anni quindi perché non partecipare l'anno prossimo?

PS: se qualcuno di voi volesse l'elenco completo delle cantine partecipanti non esiti a contattarmi ;)

venerdì 10 agosto 2012

Sono a Bolzano: dove mangio? Muflone Rosa



Buona pizza e ottima compagnia, cosa si può volere di più?
L'altroieri ho avuto il piacere e la fortuna di incontrare 4 splendide blogger: Sabine di Due bionde in cucina, Leyla di Dulciss in forno, Denise di La fame vien cucinando e Elena di Meno male son golosa.
Adoro questi incontri, nonostante ne abbia fatti pochi: è incredibile come persone alla fin fine sconosciute, di età anche molto diverse,  possano ritrovarsi a parlare al bar come vecchie amiche 5 minuti dopo essersi presentate. Le passioni in comune sanno unire e secondo me la cucina sa farlo in modo particolare. ;)
Così è stato anche l'altra sera! Queste meravigliose ragazze sono riuscite a darmi una carica incredibile e a rinnovare la mia passione per la cucina e la fotografia. In particolare, grazie all'appoggio di Elena, forse qualcosa cambierà per me e la mia cucina!

Siamo andate a mangiarci una buonissima pizza in un localino qua a Bolzano: il muflone rosa! Il nome può sembrare un po' strano ma se cercate una buona pizza è il caso di precipitarsi qua, avendo cura di prenotare perchè il posto è davvero poco.



Il muflone rosa offre pizze e focacce davvero per ogni gusto, fatte dall'abile pizzaiolo che si può osservare al lavoro vicino al forno. La mia preferita è indubbiamente la pizza Nathalie, bianca con mele e speck: potrà sembrarvi un abbinamento strano ma funziona alla grande!



A parte questo la pizzeria offre diversi piatti che cambiano di giorno in giorno a seconda dell'offerta del mercato. E' possibile richiedere anche una cena di pesce su ordinazione.
Se non avete il tempo per una cena o un pranzo, potete sempre fare una puntatina per un aperitivo che vi sarà consegnato insieme a degli ottimi assaggini di pizze e focacce.
Se l'offerta gastronomica non vi ha ancora convinto, sappiate che i muri del locale sono sempre decorati con un sacco di fotografie: si organizzano di continuo mostre fotografiche davvero interessanti.
Trovate il muflone rosa in via della Roggia 22 a Bolzano. Potete contattare telefonicamente il locale al numero 0471/ 300867.

Mi raccomando, se andate fatemi sapere se vi è piaciuto! ;)